Streaming audio "lossless"

In questa pagina descrivo come ascoltare "musica liquida" (neologismo utilizzato per definire la musica fruibile senza supporto fisico) in streaming in alta definizione o "lossless" (senza perdita di qualità), con costi contenuti (per quanto riguarda la componente HW) .
Attualmente tutte le piattaforme standard su Internet offrono contenuti multimediali numerici che utilizzano codifiche "loss" (a titolo di esempio AAC o MP3 con bitrate massimo di 320 kbps o ancor meno per i servizi free. Le cose non vanno meglio in ambito radiofonico dove il bitrate del DAB+ è imbarazzante...


Ma cosa possiamo fare per ascoltare, in streaming, musica in alta qualità (16 bit - 44.1 kHz pari ad un bit-rate di 1411 kbps, la stessa qualità dei CD) ?
Rispondo a questa domanda attraverso la mia esperienza suddivisa in due parti: la prima dedicata alle piattaforme Internet che offrono questo servizio, la seconda sulla modalità “low cost” che ho utilizzato per accedere a streaming lossless: al momento la mia preferenza ricade su
Qobuz STUDIO
(FLAC 24 bit fino a 192 kHz https://www.qobuz.com/it-it/audio-quality) sia per l'offerta sia per la compatibilità dei protocolli utilizzati.

Passiamo ora alla descrizione della modalità “low cost” che ho utilizzato per fruire dei flussi in alta qualità.
Sul mercato sono disponibili dispositivi (denominati Network Player) che integrano oltre al DAB+ ed al Bluetooth interfacce in grado di riprodurre, sia da dispositivi su rete locale sia da Internet, flussi in streaming dalle piattaforme più note.
Un esempio, per rimanere in casa Denon (io ho amplificatore e cd player di questa marca) il modello DNP-800NE: per le caratteristiche complete vi rimando al sito ufficiale ma un solo dato può essere significativo: DAC a 192 kHz / 24 bit). Lascio a voi il piacere di calcolare il bitrate. Ovviamente l’aspetto economico non è indifferente...
I puristi dell’alta fedeltà, a questo punto della lettura, staranno sicuramente storcendo il naso: già è fuori discussione il confronto vinile<<>>cd... ora parliamo addirittura di streaming. Bene, ecco un link utile per chiarire, scientificamente, le idee ai "santoni" dell'alta fedelta:
https://xiph.org/video/vid2.shtml
Nel frattempo noi, grazie anche al catalogo di Qobuz che conta, attualmente, più di 100 milioni di titoli, andiamo avanti cercando di trovare il modo per “risparmiare” almeno sulla componente HW (mi riferisco allo streaming receiver): a questo proposito bastano circa 30 euro per avere un ricevitore con DAC in grado di riprodurre streaming HiFi: sto parlando della
CHROMECAST AUDIO .

Non meravigliatevi, questa piccola scatoletta a forma di vinile è in grado di riprodurre flussi HiRes a 24 bit/96 kHz grazie all'ottimo DAC embedded AKM AK4430 in grado di competere con DAC più blasonati (commercialmente parlando).
Dispositivo purtroppo non più in produzione (scelta commerciale di Google che sta integrando la stessa tecnologia negli smart speaker) ma ancora disponibile nelle maggiori piattaforme di vendite online.
Il collegamento all’amplificatore può essere analogico (grazie al DAC interno) o digitale: in questo caso ovviamente occorre avere un DAC - Digital (to) Analog Converter esterno prima dello stadio di amplificazione e un cavo da Mini-TOSLINK a TOSLINK standard (ottico).
Nel mio caso ho collegato la Chromecast “audio” (attenzione il modello “video” non gestisce flussi audio HiFi) al mio amplificatore Denon (sfruttando la conversione interna) direttamente all’ingresso Network dell’amplificatore.

L’ascolto che offrono le mie casse Indiana Line Tesi 261 è sorprendente: suono pulito senza la sensazione di “ovattato” tipica della compressione mp3 o aac. Il confronto nell’ascoltare lo stesso brano su cd non evidenzia differenze (in modalità Hi-Res qualità addirittura superiore grazie agli stessi file utilizzati dagli studi di registrazione). Inoltre la possibilità di utilizzare l'app Qobuz per Android come player per cercare i brani, selezionare le tracce, creare le playlist ed altro ancora offre funzionalità particolarmente interessanti senza intaccare la qualità della riproduzione (che vi ricordo viene gestita direttamente dalla Cromecast: per provare basta chiudere l'app o spegnere lo smartphone… la riproduzione del flusso continua senza interruzione).Per quanto riguarda la larghezza di banda necessaria non ho avuto problemi: la mia connettività è fornita da Fastweb fibra mentre la connessione sulla LAN avviene attraverso l’unica modalità disponibile dalla piccola interfaccia: il WiFi. Tutto questo non ha evidenziato rallentamenti, interruzioni o blocchi sullo streaming.
A questo punto tralasciando la prova diretta con le vostre orecchie… prova che la mia pagina web non può fornire… il dubbio è “continuare ad acquistare CD o fruire della musica liquida e abbandonare il supporto fisico?”. A voi la risposta. Io la scelta l’ho già fatta: continuare ad ascoltare i CD aggiungendo lo streaming lossless come alternativa di qualità per un ascolto smart con a disposizione milioni di titoli.